Cos'è l'amla
La pianta che ci aiuta a rimanere belli

Le attuali tematiche ambientali hanno una loro rilevanza anche nel modo della bellezza. Infatti, l’industria cosmetica deve rispondere esattamente come tutti gli altri comparti produttivi alle nuove esigenze di ecosostenibilità e rispetto dell’ambiente, con l’introduzione di sistemi produttivi e l’utilizzo di materiali in linea con questa missione.
Di alcuni piccoli passi mossi in questa direzione ci siamo accorti anche noi come consumatori: basta guardare anche solo al packaging dei prodotti che acquistiamo quotidianamente, sempre più sostenibile – riciclabile, riciclato, ecc.

Ma possiamo dire che siamo stati anche noi stessi ad aver influenzato questa nuova tendenza nel mondo della bellezza: tutta l’opera di sensibilizzazione riguardo le tematiche ambientali ha portato ad una nuova consapevolezza del nostro impatto anche da questo punto di vista e, allo stesso tempo, ci ha stimolato a ricercare per noi stessi e per tutelare la nostra salute sempre di più dei prodotti di origine naturale.

In questa ricerca verso la semplicità e la naturalità, verso una cura della bellezza più essenziale, stiamo riscoprendo tutta una serie di prodotti che hanno alle loro spalle una storia millenaria, ma che erano stati accantonati a favore di ritrovati più moderni, almeno per quanto riguarda il mondo occidentale.
Molte delle cose che stiamo riscoprendo, infatti, vengono da luoghi molto lontani da noi, sia geograficamente che culturalmente, luoghi in cui il legame fra salute e natura e bellezza e natura è ancora molto saldo e stabile.
Uno dei prodotti naturali che stiamo rivalutando per il suo enorme potenziale viene proprio da lontano, dall’India. È l’amla.

amla


L’amla
L’amla, ovvero l’Emblica Officinalis o Phyllantus emblica, conosciuto in Italia anche come albero di Malacca o uva spina indiana, è una pianta che cresce prevalentemente in India e in altre parti del sud-est asiatico.
Conosciuta praticamente da sempre, veniva utilizzata in passato per molteplici scopi, sia curativi che di bellezza e tutt’oggi è largamente utilizzata nei trattamenti ayurvedici e cosmetici.
L’amla ha enormi capacità antiossidanti, molto più grandi di altri frutti più conosciuti e noti per essere bombe antiossidanti, quali, ad esempio, i mirtilli e le bacche di goji.


Gli usi dell’amla
L’amla è un portento per la pelle e per i capelli.
È ricca di vitamina C, antiossidanti, flavonoidi e polifenoli – alanina, cistina, lisina, quercitina, phyllantina, acido gallico e tannini.

Ha un effetto antiage, elasticizzante e ricompattante sulla pelle; grazie ai tannini ha anche un effetto seboregolatore, rendendola ottima per la pelle grassa o in presenza di acne.
L’amla ha anche capacità depigmentante, per questo ha un effetto antimacchia e uniformante dell’incarnato.
È, inoltre, ottima come ingrediente cosmetico nel periodo estivo, poiché riesce a contrastare l’azione della collagenasi, che è l’enzima che degrada il collagene, favorendo l’invecchiamento cutaneo precoce e la cui attività aumenta con l’esposizione solare – photoaging.

Sui capelli l’amla ha un enorme potere tonico grazie alla sua straordinaria ricchezza di sostanze antiossidanti, tanto da favorirne la crescita e la pigmentazione e rallentarne la caduta. Senza contare i benefici immediati: dopo un impacco di amla i capelli sono immediatamente meno crespi, più facili da pettinare e luminosi.
Grazie alla sua funzione nutriente e rinforzante, protegge anche la cute da infiammazioni e batteri – in India viene utilizzata anche per combattere i pidocchi – e previene la comparsa della forfora.

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