Seno rifatto
Come riconoscerlo

Le moderne tecniche chirurgiche permettono di intervenire sul seno in modo sempre più efficace e con risultati sempre più naturali, tanto che può essere veramente difficile riconoscere un seno rifatto a prima a vista.

Gli interventi di mastoplastica vengono praticati da decenni, ma i risultati ottenuti in passato si differenziano ampiamente in termini di qualità da quelli che si possono ottenere oggi. I primi interventi di mastoplastica, infatti, erano spesso associati a risultati insoddisfacenti, con cicatrici evidenti e seni dall'aspetto clamorosamente artificiale.

Negli ultimi decenni, fortunatamente, la chirurgia estetica al seno è diventata sempre più sofisticata e tecnicamente avanzata e i chirurghi plastici sono ora in grado di modellare seni perfettamente in armonia con il corpo della paziente e che appaiono naturali sia quando la paziente è vestita che quando è svestita.

Oggi, un chirurgo estetico preparato sa conciliare le richieste delle pazienti e le loro aspettative con quelle che sono le reali possibilità di riuscita dell’intervento. Quando si parla di rimodellare le forme e le dimensioni del seno, infatti, il chirurgo deve assolutamente tenere conto di proporzioni e forme del corpo in generale.
Il seno rifatto che dovrà risultare dall’operazione dovrà essere in armonia con l’altezza e il peso della paziente, con la grandezza e la forma del suo torace e della sua ghiandola mammaria.
Per questo viene elaborata una strategia di intervento ad hoc, adatta ad ogni singolo caso, e, se previsto, viene impiantata una protesi la cui forma e la cui misura vengono accuratamente calcolate.

Per questo motivo, attualmente è veramente difficile dire se un seno sia rifatto o meno. In molti casi non è facile dirlo nemmeno osservando la paziente svestita, figuriamoci con i vestiti indosso.
Una credenza diffusa ma totalmente errata dice che un seno rifatto sia freddo al tatto per via della presenza delle protesi. Ma la realtà è che le protesi vengono inserite al di sotto del tessuto mammario, che è caldo come ogni altra parte del corpo. Quindi, anche un seno rifatto è caldo al tatto.
Anni fa, agli albori della chirurgia al seno, si poteva riconoscere un seno rifatto per via di una certa rigidità, ma oggi non è così: una protesi di altissima qualità e scelta con cura nella forma e nella dimensione non dà luogo ad alcuna rigidità.

Ma allora esiste o no un modo per riconoscere un seno rifatto?
Effettivamente un modo c’è, ma richiede un’osservazione così ravvicinata che non è davvero alla portata di tutti. Infatti, l’unico indizio visibile sono le cicatrici, conseguenza naturale dell’intervento chirurgico.
Ma anche quelle, al giorno d’oggi sono talmente piccole e limitate che la loro visibilità è davvero minima.
Dove si possono individuare? A seconda della tecnica di intervento adoperata, si possono trovare nel solco sottomammario, al bordo o all’interno dell’areola, nel cavo ascellare o all’interno dell’ombelico.

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